Impianti e Interventi

Impianti e Interventi\ Manutenzione Ordinaria e Straordinaria
Operai con caschi che salgono una scala arancione.

Manutenzione Ordinaria e Straordinaria

Al giorno d’oggi, in un contesto aziendale in cui per restare competitivi sul mercato occorre massimizzare l’efficienza e la produttività dei propri impianti, la manutenzione acquisisce sempre di più il ruolo di asset strategico in grado di concorrere al successo stesso dell’azienda.
Questo perché permette di:

  • Ridurre i costi di condivisione;
  • Aumentare la produttività degli impianti
  • Razionalizzare le risorse;
  • Massimizzare la qualità del prodotto finale;
  • Ottimizzare i tempi di produzione;
  • Migliorare la sicurezza.

Secondo la norma tecnica UNI 10147, la manutenzione è la combinazione di tutte le azioni tecniche e amministrative, incluse le azioni di supervisione, volte a mantenere o a riportare un’entità in uno stato in cui possa svolgere la funzione richiesta.

Esistono molti tipi di manutenzione che le aziende possono utilizzare per prendersi cura dei propri impianti e asset. A seconda del budget a disposizione, delle risorse impiegate, degli obiettivi stabiliti e del livello di esperienza, possiamo combinare tra loro vari tipi di manutenzione per garantire ai nostri clienti risultati vincenti e una maggiore efficienza.

Gli interventi manutentivi da noi effettuati sono suddivisi in due macro-categorie:

  • Manutenzione Ordinaria
  • Manutenzione Straordinaria

Manutenzione Ordinaria

Si tratta di quelle tipologie di manutenzione svolte con l’obiettivo di ripristinare il funzionamento di un asset o di un impianto su cui si è già verificato un guasto, senza però andarne a modificare o migliorare valore o prestazioni. Per questo motivo rientrano in questa tipologia tutti quegli interventi manutentivi che hanno luogo durante il ciclo di vita di un asset e mirano a:

  • Ripristinare il funzionamento di un bene o un elemento di un impianto
  • Porre rimedio a guasti o eventi accidentali
  • Garantire il ciclo di vita utile di un asset o di un impianto

Manutenzione Straordinaria

La manutenzione straordinaria coinvolge tutti quegli interventi manutentivi che sono posti in essere con lo scopo di migliorare il funzionamento di un asset, aumentarne la longevità o il valore durante il suo normale ciclo di vita.
Gli obiettivi della manutenzione straordinaria sono:

  • Prevenire l’insorgenza di un guasto
  • Aumentare la disponibilità di un asset e il suo ciclo di vita utile
  • Razionalizzare i costi e contenere i tempi della manutenzione

Tipologie di Manutenzione effettuate

Nel tempo oltre che cambiare il modo di definire la manutenzione, si è modificato anche il modo di applicarla: si è passati dal concetto di semplice “riparazione” a quello di “prevenzione e miglioramento”.
Questo passaggio da una visione all’altra è cresciuto attraverso lo sviluppo delle varie politiche e strategie inerenti l’azione manutentiva stessa, in risposta al sorgere di un fabbisogno.
Svolgiamo le seguenti tipologie di manutenzione secondo quanto riconosciuto dalla norma UNI 10147:

  • Manutenzione a guasto (correttiva);
  • Manutenzione preventiva
  • Manutenzione migliorativa

Cacciaviti e altri attrezzi da lavoro riposti in una mensola.

Manutenzione a guasto (correttiva)

La norma UNI 10147 la definisce come la manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di un’avaria e volta a riportare l’impianto nello stato in cui possa eseguire una data funzione richiesta.

Questo tipo di manutenzione a guasto o a rottura è quella maggiormente conosciuta e certamente più basilare, in quanto prevede semplicemente di attendere passivamente il presentarsi di un fermo macchina o comunque della rottura di un componente o di un asset.
In questi casi l’intervento è dunque effettuato a valle di una situazione già compromessa, con l’unico scopo di ripristinare la funzionalità del macchinario.
Per questa sua caratteristica, la manutenzione correttiva risulta spesso essere la tipologia di manutenzione più costosa, dal momento che intervenire su un macchinario già compromesso può presentare tempi più lunghi per il ripristino delle funzionalità e dunque perdite di produzione importanti.

Malgrado ciò, la manutenzione correttiva può essere comunque considerata una tecnica vincente se applicata su asset a basso costo, su tipologie di guasti facilmente riparabili o non tali da compromettere il funzionamento di un intero impianto o ciclo produttivo generale.

Siamo in grado di rispondere in modo efficace e veloce a richieste manutentive di tipo correttivo grazie alla nostra capacità organizzativa e logistica che mettiamo in campo quotidianamente, alle attrezzature che abbiamo in dotazione e alla capacità di affrontare criticità in molteplici ambiti facendo leva sulla formazione e sull’addestramento delle nostre squadre di intervento.
Riusciamo a ridurre al minimo i tempi di intervento e di ottimizzarli per la funzione richiesta in modo da ottenere un basso MTTR (Main Time To Repair).

Manutenzione Preventiva

Le politiche di manutenzione preventiva consistono in una serie di attività che permettono di rallentare il processo di degradazione di un asset, di un macchinario o di un intero impianto. Spesso questo tipo di manutenzione viene chiamata programmata in quanto è frutto di una pianificazione effettuata con l’obiettivo principale di ridurre il numero di guasti improvvisi e di fermi macchina non previsti.
L’aspetto fondamentale per implementare correttamente una strategia di manutenzione preventiva e godere a pieno dei suoi vantaggi, consiste nel riuscire ad individuare il giusto compromesso tra questo genere di approccio e tutte le altre politiche che, al contrario, attendono l’insorgere di un guasto in modo passivo.

La manutenzione preventiva si suddivide in diverse tipologie che condividono come obiettivo comune quello di ottimizzare la capacità produttiva in termini di costi e di tempi.
Questi tipi di manutenzione sono:

Manutenzione periodica

La norma UNI 10147 la definisce come quella manutenzione eseguita periodicamente secondo degli intervalli o dei cicli di utilizzo predeterminati e volta a ridurre la probabilità di guasto o la degradazione del funzionamento di un impianto.
È una tipologia di manutenzione in cui è richiesta la conoscenza statistica del fenomeno di guasto e il momento dell’intervento è definito in base alla vita utile residua attesa.
Si possono stabilire controlli o interventi di carattere periodico per motivi di sicurezza, di legge o volti a ridurre la probabilità di accadimento di una anomalia. In quest’ottica di manutenzione si può applicare la sostituzione preventiva di un componente con delle parti nuove se un eventuale guasto causasse un costo di indisponibilità molto superiore rispetto al costo di una sostituzione preventiva.
È, quindi, usata come strumento dai responsabili della funzione manutenzione al fine di tenere quanto più costante il servizio reso da un determinato asset e in modo da prevenirne un cedimento incontrollato. Appare chiaro che la manutenzione ciclica è efficace quando il guasto presenta una certa regolarità di accadimento.

Manutenzione su condizione

La norma UNI 10147 la definisce come quella manutenzione preventiva subordinata al raggiungimento di un valore limite predeterminato.
È un tipo di manutenzione preventiva che pianifica gli interventi necessari basandosi sullo stato attuale e reale delle condizioni di funzionamento.
Risulta utile soprattutto in un contesto in cui non è semplice prevedere l’accadimento di un guasto. Per fare in modo di intervenire in modo adeguato è fondamentale la fase di monitoraggio e ispezione sull’asset o sull’impianto, tramite cui si cerca di individuare lo stato di un componente che potenzialmente potrebbe provocare il guasto.
Il monitoraggio delle condizioni rappresenta un metodo che indica lo stato di salute della macchina utilizzando parametri che evidenziano i cambiamenti avvenuti nel tempo. Lo stato di salute del componente è valutato, infatti, correlando una o più grandezze fisiche e/o chimiche allo stato del componente e contrassegnando un valore di soglia, relativamente a queste grandezze, oltre il quale (o al di sotto del quale) il componente ha una elevata probabilità di guasto. Così facendo si imposta un’azione mirata e diretta che permette di accrescere la disponibilità del sistema nel suo insieme.

Manutenzione predittiva

La norma UNI 10147 la definisce come quella manutenzione effettuata a seguito dell’individuazione e della misurazione di uno o più parametri e dell’estrapolazione secondo i modelli appropriati del tempo residuo prima del guasto.
Sicuramente è il passo più spinto della manutenzione preventiva, poiché si basa sulla misura strumentale di segnali deboli che solamente attraverso una analisi pertinente possono evidenziare una criticità in corso. A differenza della manutenzione su condizione che è subordinata al raggiungimento di un valore limite predeterminato, la manutenzione predittiva consente l’individuazione precoce dei guasti permettendo di evitare la fase con un tasso di guasto crescente. Di conseguenza la manutenzione predittiva non ha nulla a che fare con la frequenza dei guasti e neppure con la loro criticità.

In estrema sintesi questo tipo di manutenzione si fonda su un controllo dello stato delle apparecchiature tale da non interromperne il normale funzionamento e da segnalarne anticipatamente ed in modo continuo il progressivo degrado.
Lo scopo è quello di minimizzare, attraverso lo sviluppo di metodologie di rilevamento della condizione flessibili e affidabili, il numero di ispezioni o di revisioni che potrebbero a loro volta dare luogo a guasti o deterioramenti.

Manutenzione Migliorativa

La norma UNI 10147 la definisce come l’insieme delle azioni di miglioramento o di piccola modifica che, seppur non incrementano il valore patrimoniale dell’entità, rappresentano il gradino più alto del concetto di manutenzione.

Attraverso l’implementazione di questo tipo di approccio manutentivo avviene il superamento del significato di ripristino o prevenzione e si incontra l’incremento della proattività e della spinta verso il miglioramento continuo.
La manutenzione migliorativa è una strategia integrativa in cui ha luogo un intervento di revisione che, seppur piccolo, mira al corretto funzionamento della messa in opera. Non è una visione incrementativa ma è una politica che gestisce le risorse dedicate tale da garantire il contenimento delle cause di guasto.
Gli incrementi della produzione, perseguiti con questo miglioramento, provengono dall’aumento di disponibilità e affidabilità dei vari componenti che compongono un impianto. Proprio ai fini dell’affidabilità, si rivela più efficace delle politiche di manutenzione preventiva (ciclica, su condizione e predittiva) poiché non si limita ad intervenire prima che il guasto avvenga, programmando la sua azione un istante prima che l’anomalia si verifichi, con conseguente potenziale perdita di disponibilità, ma orienta tutto il processo in una direzione che non permette né l’insorgere del guasto né la manifestazione delle derive che lo precedono.

Nello specifico lavoriamo costantemente con un insieme di azioni di miglioramento o di piccola modifica allo scopo di migliorare l’affidabilità e la manutenibilità dei vari componenti di un impianto, mediante l’eliminazione delle cause di guasti sistematici e la riduzione della probabilità di comparsa di altri guasti.